La batteria è uno dei componenti
più sensibili dello smartphone e
bisogna averne particolarmente
cura. Si commettono alcuni errori
che potrebbero comprometterne
l'autonomia ed il funzionamento generale.
Le batterie al litio incorporate nella maggior parte
degli smartphone hanno un cliclo di vita di circa
due anni, ma l'utilizzo scorretto può ridurne
notevolmente la durata. Scopriamo
alcuni da evitare per non ammazzare
la batteria del vostro dispositivo prima del tempo.
1. Tenerlo troppe ore sotto carica
Mettere lo smartphone
in carica dalla sera fino al mattino
seguente per averlo al massimo dell'energia
al vostro risveglio potrebbe
nuocere gravemente alla salute della batteria.
Lasciando lo smartphone in carica tutta
la notte o per troppe ore si compromettono
le prestazioni della batteria:
meglio effettuare una carica
tra il 20% e l’80% e spegnere il dispositivo
durante la notte (o almeno impostare
la modalità aeroplano/offline).
Secondo alcuni studi della Battery University
ricaricare regolarmente la batteria fino al 70%
garantisce più di 1000 cicli rimanenti di ricarica.
Inoltre, per evitare di arrivare a fine serata
con la batteria completamente scarica,
vi consigliamo di ridurre la luminosità
del display.
2. Usare lo smartphone durante la carica
Durante la carica,
lasciatelo riposare serenamente:
se usate applicazioni dispendiose
aumenterete la temperatura.
Meglio leggere qualche notifica o messaggio.
In linea generale, mantenere basse
le temperature dello smartphone,
evitando di esporlo alla luce diretta
del sole estivo o ad altre fonti di calore,
renderà il vostro dispositivo più scattante.
3. Farlo scaricare completamente
Un'importante regola da tenere a mente
è che non bisogna far scaricare completamente
la batteria dello smartphone,
ma occorre mettere mano al caricabatterie
già quando raggiunge il 15 o il 20%!
La Battery University ha constatato che scaricare
completamente la batteria in modo
regolare incide sul ciclo di vita
della batteria stessa:
si parla di 300-500 cicli di una batteria
completamente scarica rispetto ai 1000-2500
cicli garantiti invece da una batteria
che viene generalmente caricata quando
raggiunge il 20-50%.
Dimenticate le vecchie
abitudini e ricaricate lo smartphone
prima che sia troppo tardi.
4. Utilizzare un caricatore non adeguato
Prima di tutto vi sconsiglio caricabatteria
tarocchi o non originali.
Nella confezione di acquisto
del vostro smartphone troverete
sicuramente un caricatore incluso
(generalmente dispongono di connettore
mini USB nei vecchi modelli o micro USB
in quelli più recenti)
caratterizzato da uno specifico amperaggio.
Caricare lo smartphone con un
caricabatterie diverso da quello
incluso nella confezione non farà
scattare un meccanismo di autodistruzione,
ma è sempre meglio affidarsi al caricatore
pensato per quello specifico dispositivo
per evitare danni, rallentamenti
nel processo di ricarica o pericolosi
surriscaldamenti. Magari
verificate sempre che l'amperaggio
del caricatore che state utilizzando
corrisponda a quello in dotazione.
5. Caricare lo smartphone dal PC
Una delle novità introdotte dagli smartphone
è il fatto che può essere ricaricato
anche attraverso il port USB del pc:
una soluzione pratica che però ha degli effetti
negativi sul dispositivo.
Le porte USB generalmente supportano una ricarica a 0.5A
rispetto a 1A garantita invece dai caricabatterie:
quindi tempi di ricarica più lunghi e il conseguente
aumento della temperatura: i materiali utilizzati per elettrodi
e elettroliti risultano stabili solo a basse temperature.
La Battery University, infatti, ha riscontrato un abbassamento
del 65% della capacità originale della batteria
se sottoposta ad una temperatura
di 40° C. Vi consigliamo quindi
di ricaricare lo smartphone utilizzando
il caricabatterie in dotazione
che fornisce una corrente continua e che,
evitando surriscaldamenti della batteria,
ne massimizza la durata.
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