Saporea

Secondo la leggenda, molti grandi prodotti 
gastronomici sono nati per errore:
il gorgonzola, il panettone e anche l’aceto. 
O forse, in quest'ultimo caso, un uomo dell’antichità 
si sforza di immaginare un modo
per recuperare il vino perduto.

L'aceto, tanto consueto sulla nostre tavole,
oltre che insaporire le nostre pietanze,
può essere usato in tanti modi:
per curare ferite e bruciature, il mal di denti,
la stanchezza, le infezioni, le punture 
di insetti o i morsi delle meduse.

Oggi sugli scaffali dei supermercati troviamo 
un'offerta molto variegata di questo amatissimo 
condimento: dall’aceto rosso e bianco a quello di mele, 
dal balsamico alle tante varianti aromatizzate,
o agli aceti di frutta.

Eh sì, proprio gli aceti alla frutta,
la deliziosa novità di SAPOREA,
azienda italiana che, rinnovando
le vecchie tradizioni, ha deciso
di far arrivare sulle tavole degli italiani
questi insoliti e prelibati aceti.

Milco Farinazzo, cresciuto nella convinzione che 
quello che mangiamo è determinante per la nostra 
salute e qualche anno fa ha deciso di trasformare 
questo interesse in lavoro a tempo pieno.
In collaborazione con la moglie Giovanna ha 
fondato SAPOREA, una società agricola che 
coltiva alberi da frutto ed erbe aromatiche
per farne dei condimenti salutari,
coltivando nei loro 3 ettari di terreno melograni, 
kaki, uva, aronia, lamponi, fichi ed altre varietà,
utilizzando solo materie prime, prive di pesticidi 
e di trattamenti dannosi alla salute e all’ambiente;
Per lavoro Milco era molto spesso in viaggio in Asia 
e ha potuto constatare che le abitudini alimentari 
di quelle popolazioni erano sotto certi aspetti 
molto più salubri delle nostre:
pochi grassi, grandi quantità di verdura e frutta,
pochi cibi industriali condimenti salutari
a base di aceti di frutta ed erbe aromatiche
che rendono i cibi piacevoli 
senza aumentarne le calorie. 
In Italia, pur avendo una cucina sana e varia, 
siamo un po’ limitati nella varietà di condimenti. 
Certo abbiamo l’olio di oliva e siamo tra 
i maggiori produttori di aceto, ma quasi 
esclusivamente di vino, e in piccola parte di mele.

Quindi quando lui e la moglie hanno deciso di partire 
dalla melagrana e dal kaki, si sono affidati all’Istituto 
di Scienze della Vita dell’Università di Modena
e Reggio Emilia (UNIMORE) ed è nata una preziosa 
collaborazione nello sviluppo di questo prodotto 
innovativo (per l’Italia). 
L’Università, già impegnata nel seguire gli 
acetifici del balsamico del territorio,
ha accolto con favore ed interesse il loro progetto 
studiando dei batteri acetici ad hoc e un processo 
di sviluppo che ha permesso loro di iniziare la produzione.

Stasera ho provato l'aceto di melograno,
frutto ricco di proprietà benefiche;
un vero e proprio toccasana con cui ho condito
il cavolfiore e pomodorini in insalata.
Presto proverò anche l'aceto di kiwi,
ricco di vitamina C e sali minerali.

Per acquistare e provare questi aceti,che oltre all'ottima qualità,
hanno anche un packaging con un design molto elegante, 
vi invito a visitare il sito:

www.saporea.it/aceto